E se il tesoro fosse qui? A Tomar sulle tracce dei Templari

I “poveri cavalieri di Cristo e del tempio di Salomone” o, più concisamente, i “Templari”. furono, in ordine cronologico, il primo ordine monastico-cavalleresco della Chiesa  Cattolica e la loro vicenda storica ufficiale è racchiusa tra due date e due nomi: il 1118 (o 1119) con Hugues de Payens e il 18 marzo 1314 con Jacques de Molay. Quasi duecento anni per nascere, crescere, mettere insieme un patrimonio culturale smisurato,
accumulare un’enorme patrimonio finanziario e fondiario, creare  una rete “pan-europea” di contatti politici e religiosi ad altissimo livello fino a diventare i più importanti consiglieri e creditori di re, principi ed imperatori (tra i quali il Papa e il Re di Francia che, ben consapevoli di non poter onorare alcun debito con l’ordine templare, ne decisero la distruzione e lo sterminio degli appartenenti). E’ sufficiente che una parola (“cambiale”), un’istituzione (“banca”), un termine architettonico (“cattedrale”) o un singolo nome proprio siano collegati ai Templari, per produrre una bibliografia sterminata, sia storica che narrativa, su questo ordine cavalleresco. Persino il nefasto “venerdì 13” si deve ai Templari: venerdì 13 ottobre  1307 le truppe di Filippo il Bello, Re di Francia, iniziarono a imprigionare, torturare e a giustiziare centinaia di cavalieri del tempio.  Da allora il venerdì 13 è sinonimo di sfortuna, morte e sciagura.

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Molto, molto in breve: secondo le varie leggende che alimentano il loro mito, una volta occupato il tempio di Salomone a Gerusalemme, i “poveri cavalieri di Cristo” avrebbero trovato qualcosa di divino capace di donare poteri incredibili a chi lo possedesse: il Santo Graal (la coppa dell’ultima cena, o la coppa che raccolse il sangue di Cristo) oppure l’Arca dell’Alleanza di Israele, oltre che i “segreti della muratura”, del cielo e i fondamenti di altre arti e scienze. Sono praticamente infinite le ipotesi su dove siano finiti  questi favolosi tesori e tutte le straordinarie ricchezze dei Templari. Tra le più accreditate c’è la tesi secondo cui i monaci-cavalieri riuscirono a trovare un nascondiglio segreto dove nascosero la fonte della loro potenza. E se fosse finito tutto in Portogallo, proprio a Tomar?  Voci e leggende si sono susseguite per secoli conducendo a Tomar al Convento da Ordem de Cristo  pellegrini, viaggiatori e avventurieri. Convento de Cristo

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Charola Convento de Cristo

 

Foto credits: @ARPT Centro de Portugal

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