Quanto costa vivere in Portogallo nel 2023?

Panoramica dei prezzi al consumo e previsioni per il nuovo anno.
Dalla A alla T.

Anche quest’anno abbiamo raccolto i dati da diverse fonti e cerchiamo di dare conto di una situazione che è in netto peggioramento rispetto ad un anno fa.  Ma non basta. Gli aumenti prospettati in questi ultimi giorni non fanno che aumentare la pressione sui consumatori che, tra speculazioni e rincari legati al costo dell’energia, vedranno ridursi il potere d’acquisto ancora di più nel 2023.

Secondo i dati dell’INE, l’Istituto Nazionale di Statistica, l’inflazione in Portogallo ha superato il 10% a novembre. Un valore in linea con il resto dell’UE. Tuttavia, i dati raccolti da Deco Proteste e lo scontrino della spesa raccontano tutta un’altra storia.  Gli aumenti spaziano dal 3,3% dell’elettricità, al 41% del prezzo di un litro di latte, per arrivare al 150% per l’acquisto di un sacco di pellet.

Vediamo in ordine alfabetico gli aumenti registrati nel corso dell’ultimo anno e quelli previsti.

Acqua, l’ oro blu per le concessionarie e per gli utenti.

La distribuzione dell’acqua in rete e la raccolta rifiuti sono affidate in Portogallo alle municipalizzate, pertanto l’andamento del costo di questo servizio essenziale varia in ragione del comune di residenza.

Qui a Tomar, nel corso del 2022 la bolletta dell’acqua è già aumentata in media del 22%.

Infatti, il 1° agosto, 2022 é entrato in vigore il nuovo tariffario Tejo Ambiente, società intercomunale che copre i comuni di Tomar, Ourém, Ferreira do Zêzere, Mação, Sardoal e Vila Nova da Barquinha, e che si occupa dell’approvvigionamento idrico, la raccolta dei rifiuti e il trattamento delle acque reflue.

Alcuni servizi che prima erano gratuiti, ora sono a pagamento, altre tariffe sono raddoppiate, e gli aumenti hanno riguardato tutti i servizi. Per esempio, lo spurgo dei pozzi neri di edifici e abitazioni, è passato da 35 ai 70 euro, registrando un aumento del 100%.

Alimentari

Il paniere dei generi alimentari di prima necessità, a fine anno, costa 35 euro in più rispetto al prezzo di € 218,94 praticato prima della guerra in Ucraina, iniziata il 24 febbraio.

La DECO Proteste l’Associazione Tutela Consumatori monitora ogni settimana i prezzi di un paniere di 63 prodotti alimentari di prima necessità, e secondo i loro dati un litro di latte UHT parzialmente scremato è passato da 0,68 euro il 23 febbraio di quest’anno a 0,96 euro il 7 dicembre, registrando un aumento del 41%, mentre il formaggio Flamengo a fette è aumentato del 34%

Nell’arco di circa un anno il prezzo dello zucchero è salito del 42%, quello della farina per dolci del 33% e del riso carolino dell’83%.

I conti di Deco Proteste mostrano che il merluzzo, immancabile sulle nostre tavole in Portogallo, costa il 19% in più. Il cavolo cappuccio ora costa 1,42 kg, il che rappresenta un aumento del 43% rispetto a gennaio di quest’anno (solo nell’ultimo mese il prezzo è aumentato del 10%), le patate rosse ora costano il 34% in più (1,17 euro al kg), e l’oliva vergine d’oliva è aumentato del 32%.

Affitti

La modifica del coefficiente di aggiornamento del canone per il 2023 è pari a 1,02 ed entra in vigore il 1° gennaio 2023 applicandosi a tutti i contratti stipulati fino a dicembre 2022.

Assicurazioni sanitarie

Oltre il 30% dei residenti portoghesi ha stipulato un’assicurazione sanitaria privata, e il numero degli assicurati ha così segnato un record nel 2022. Il ricorso ad un assicurazione privata è un’esigenza più che una scelta a Faro, Setúbal, Lisbona e nella Valle del Tago. Infatti, in queste zone è più diffusa l’assicurazione privata perché qui si registra sia una carenza cronica di medici di famiglia sia i più lunghi tempi di attesa per le visite specialistiche e gli interventi chirurgici con il SNS (il Sistema Nazionale di Salute).

Anche in questo settore le assicurazioni hanno annunciato un rialzo dei premi assicurativi nell’ordine del 10%.

Autostrade

Lo scorso ottobre la concessionaria Ascendi aveva proposto al Governo un aumento del 10,44% dei pedaggi nel 2023 che, si traduceva in media in un aumento fino a 2 euro per ogni viaggio.

Tuttavia, lo Stato e i concessionari hanno deciso di spartirsi il conto, e i pedaggi aumenteranno “solo” del 4,9% nel 2023.

In sostanza, gli utenti pagheranno il 4,9% in più, lo Stato, ovvero tutti i contribuenti, si faranno carico del 3,1% e il rimanente 2,4% resterà a carico della concessionaria Ascendi.

Elettricità

Il prezzo dell’energia elettrica nel mercato vincolato aumenta dell’1,6% a gennaio 2023, rispetto a dicembre, con l’aumento che sale al 3,3% rispetto alla media di quest’anno, valori superiori a quelli proposti a ottobre, ha reso noto l’ERSE.

Gas naturale

Il prezzo del gas ha già raggiunto dei massimi storici in agosto quest’anno, quando il governo fu costretto a fissare un massimo al costo del gas butano e propano. Nel mercato regolamentato, i prezzi dell’energia da addebitare ai consumatori sono fissati dal regolatore, mentre nel mercato liberalizzato, pur essendoci delle regole da rispettare, ogni fornitore decide quanto addebitare in bolletta al consumatore. A fine agosto il governo ha deciso di revocare (per un anno) i vincoli di legge applicati alla tariffa regolamentata del gas (vicoli che impedivano a chi aveva aderito al mercato libero di tornare indietro) per evitare che le famiglie e le piccole imprese subissero degli aumenti del 150% in bolletta.

Nel mercato regolamentato la bolletta del gas naturale aumenterà, a partire da gennaio, di circa il 3%,

Mutui

I tassi di interesse continuano a salire nell’area Euro.

Il governatore del Banco de Portugal, Mário Centeno, ritiene che ulteriori aumenti dei tassi di interesse siano “inevitabili” e ritiene che l’inflazione mostrerà segni più visibili di rallentamento dalla fine del primo trimestre del 2023.

In un’intervista recente su RTP, Mário Centeno ha ammesso che, in uno scenario prevedibile, e senza un peggioramento del conflitto in Ucraina, il tasso di riferimento della BCE dovrebbe continuare a salire fino a un massimo del 3,5% per poi scendere intorno al 2%.

Pellet

Biomassa, ma quanto sei cara!  In un’epoca di transizione verso forme di energia più sostenibili, tutte le parti in causa dovrebbero facilitare la transizione verso le rinnovabili e l’uso di  biomassa, ma allora non si comprende perché il governo non pone un freno alla feroce speculazione che interessa il settore del riscaldamento a pellet. 

Qui c’è da segnalare un aumento di oltre il 150% nel prezzo al consumo del sacco da 15 kg.

In Portogallo, i produttori di pellet hanno ricevuto almeno 100 milioni di euro di finanziamenti pubblici tra il 2008 e il 2022, con la maggior parte di questi fondi canalizzati per le unità che vendono pellet alle centrali elettriche del nord Europa.  

Solo il 37% della produzione di pellet in Portogallo è stata destinata nel 2021 al mercato interno, mentre il 47% è partita alla volta delle centrali del Regno Unito, Danimarca e Paesi Bassi, e il 16% è stato esportato in Spagna.

In Portogallo ci sono 26 unità produttive di pellet, di cui 16 su larga scala (oltre 40.000 tonnellate all’anno) e 10 sono piccoli produttori (meno di 40.000 tonnellate per anno). Attualmente, la capacità totale installata è di più di 1,7 milioni di tonnellate all’anno.  Nel 2022 sono entrati in funzione due nuovi stabilimenti, e due stabilimenti esistenti sono entrati a regime con una capacità combinata di quasi 600.000 tonnellate/anno.

In totale questi impianti dovrebbero assicurare un aumento del 50% nella capacità produttiva nazionale di pellet.

Salute: aggiornamento al 2/03/2023 (*)

A partire dal 1° marzo 2023 le tariffe degli esami medici sono più che raddoppiati nella nuova tabella ADSE.
Con la tabella di regime concordata in vigore da ieri (*) un’ecografia costa il 134,5% in più e una radiografia il 125% in più. Le consulenze salgono dal 28,6% al 62,5%

Trasporti

I biglietti occasionali per Metro de Lisboa e Carris aumentano del 10% salendo a 1,65 euro.

Il biglietto più economico per la metropolitana e gli autobus Carris costerà 15 centesimi in più nel 2023. I prezzi dei biglietti occasionali per la metropolitana di Lisbona e Carris aumenteranno del 10%, a 1,65 euro a viaggio, dal 1° gennaio. Il prezzo attuale di una corsa sul Metropolitano e Carris utilizzando il biglietto occasionale pre-acquistato è di 1,50 euro.

In caso di ricariche “zapping” su carte Viva Viagem e Navegante (di importo compreso tra 3 euro e 40 euro), ogni viaggio costerà 1,47 euro, 12 centesimi in più rispetto al 2022 (con un costo di 1,35 euro).  Sul proprio sito, Metro ricorda che nel 2023 i biglietti giornalieri (validi per viaggi effettuati entro le 24 ore dalla prima convalida) per Carris/Metro costeranno 6,60 euro (6,45 euro nel 2022), su Carris/Metro/Transtejo 9,70 euro (9,60 euro euro quest’anno) e su Carris/Metro/CP il prezzo rimane a 10,70 euro.

Anche prendere la metropolitana e l’autobus a Porto sarà più costoso.

L’acquisto di un biglietto per una o due zone (Z2) costerà cinque centesimi in più, poiché il biglietto ora costerà 1,30 euro, il che si traduce in un aumento del 4%, secondo le informazioni di Andante. Per tre zone (Z3), l’aumento sarà di 10 centesimi. 

Contrariamente a quanto accade a Lisbona, gli aumenti più significativi riguardano i biglietti 24 ore (Andante 24), il biglietto Z2 aumenterà di 50 centesimi, a 4,70 euro, che corrisponde a un aumento di oltre l’11,9%. Per la zona Z3 l’aumento è di pari importo, a 6,05 euro. Un biglietto acquistato su un autobus all’interno dell’Area Metropolitana di Porto ora costa 2,50 euro: nel caso di STCP la maggiorazione è di 50 centesimi.

Per tirare le fila del discorso: secondo le previsioni dell’OCSE l’inflazione in Portogallo si manterrà (in teoria) superiore al 6% mentre i conti del Governo per il 2023 puntano a una crescita dell’1,3%, in decisa riduzione rispetto al 6,5% previsto per quest’anno.

Questa crescita si baserà su una maggiore dinamica degli investimenti, in particolare legati al Recovery and Resilience Plan (PRR) mentre sul versante privato si registrerà una maggiore incertezza, un aumento dei costi di finanziamento e si continuerà ad avvertire l’ impatto esercitato dalle catene di produzione e distribuzione globali sui costi e sulla fornitura di materiali e attrezzature.

FONTI:

Deco Proteste, Barómetro Anual sobre Indústria dos Pellets 2022, dn.pt jn.pt

https://www.noticiasaominuto.com/ expresso.pt

eco.sapo.pt

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