Alcuni dati per capire cosa sta accadendo ai prezzi
L’inflazione in Portogallo, come nell’Eurozona, continua a crescere. E a giugno, l’inflazione nazionale ha raggiunto l’8,7%, un tasso di 0,7 punti percentuali superiore a quello registrato a maggio (8,0%), secondo gli ultimi dati pubblicati il 12 luglio 2022 dall’Istituto nazionale di statistica (INE). Questo è anche il più alto tasso di inflazione registrato dal dicembre 1992.
Ma quali sono state le aree che hanno maggiormente contribuito all’aumento del tasso di inflazione su base annua a giugno? Secondo l’ufficio statistico portoghese, spicca l’aumento dei prezzi di prodotti e servizi inclusi nelle seguenti classi: alimenti e bevande analcoliche; trasporto; abitazioni, elettricità, gas e altri combustibili.
Si segnala inoltre che i prodotti energetici hanno registrato un tasso di variazione su base annua del 31,7%, valore massimo dall’agosto 1984.

L’associazione consumatori portoghese, DECO, da alcuni mesi monitora l’evoluzione dei prezzi di un paniere di generi alimentari essenziali.
Quanti e quali prodotti vengono monitorati? Ebbene sono 63 prodotti alimentari essenziali, compresi prodotti come diversi tipi di carne, pesce, verdure, frutta, riso, pasta, latticini e zucchero. Le variazioni per pesce e carne sono quelle che spiccano di più, con incrementi in media rispettivamente del 17,39% e del 13,20%.
I dieci prodotti che hanno registrato un aumento di prezzo maggiore negli ultimi cinque mesi ovvero da febbraio a luglio 2022 sono stati: il nasello fresco (51% in più), il salmone (45% in più), olio da cucina 100% vegetale (+37%), intero pollo (+31%), yogurt alla fragola (+28%), farina per torte (+25%), wafer Maria (+24%), braciole di maiale (+20%), bistecca di tacchino (più 20%) e riso carolino (+ 19 per cento).

Perché i prezzi sono aumentati?
Il problema, spiega un articolo pubblicato da DECO, è storico: il Portogallo è fortemente dipendente dai mercati esterni per garantire l’approvvigionamento dei cereali necessari al consumo interno. Attualmente, rappresentano solo il 3,5% della produzione agricola nazionale, principalmente mais (56%), grano (19%) e riso (16%).
Oggi il Portogallo importa l’80% dei cereali che consuma, mentre 30 anni or sono era autosufficiente al 50%. L’invasione russa dell’Ucraina, ha ulteriormente aggravato le condizioni di questo settore che già era alle prese con le conseguenze del Covid e con una siccità gravissima. Siccità che contribuisce a rendere letali gli incendi in Portogallo e a distruggere diecine di migliaia di ettari di foresta.

Nei mercati internazionali la produzione agroalimentare risente sia di una difficoltà nell’approvvigionamento delle materie prime, sia dell’aumento dei costi di produzione, in particolare dell’energia. Inoltre, l’aumento dei prezzi del carburante ha un forte impatto sul settore della pesca.
Infine, gli affitti delle case per metro quadrato sono aumentati in media del 2,7% a giugno rispetto allo stesso mese del 2021 (si segnalano l’Algarve e Lisbona entrambe con il 2,9%), mentre i prezzi delle case hanno continuato ad aumentare.
Nel primo trimestre del 2022 i prezzi degli immobili sono addirittura balzati del +12,6% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, essendo questo “l’aumento di prezzo più significativo” dal 2010, ha sottolineato l’Istituto Nazionale di Statistica (INE).

Aggiornamenti al 29 luglio 2022: Expresso