“Siete rimasti senza scuse e noi siamo rimasti senza più tempo.” Greta Thunberg.
Qualche riflessione sul tempo e l’ambiente
Covid 19: è sostenibile la nuova normalità?
Solo per puntualizzare… da marzo di quest’anno (che per fortuna, sta per finire) nella freguesia dove risiedo sono aumentati i residenti. A giugno il Presidente della freguesia lamentava un aumento di residenti temporanei (fenomeno delle seconde case) di 900 nuclei. In effetti, la possibilità (ora obbligo) del telelavoro, la scarsa densità demografica, la presenza di qualche spiaggia fluviale per la nuotata serale, hanno convinto una parte dei residenti temporanei a ristrutturare le abitazioni e a cercare di stabilirsi per periodi più lunghi.

Attualmente, con il coprifuoco e il numero di nuovi casi di Covid in aumento, stanno ritornando quanti a settembre erano rientrati in città. E così si stanno varando i progetti per la costruzione di nuove spiagge in zona lacustre. In mezzo a questo bailamme, speriamo che il turismo sostenibile non sia solo un miraggio… In effetti a guardarsi intorno di sostenibile c’è ben poco. Vuoi per mancanza d’iniziativa, vuoi per un interesse verso l’ambiente che è solo uno slogan nel marketing turistico, vuoi per indifferenza per quanto si trova fuori dalla porta di casa o semplicemente perché bisogna organizzarsi per affrontare le sfide che un vero turismo sostenibile pone. Il risultato sono boschi infestati da mandrie di quad che spaventano la fauna, motoscafi che sfrecciano sul lago. Un film già visto altrove. Auguriamoci un finale diverso.

Ma dove avete nascosto gli orologi?
Già. Dove sono gli orologi? Non dico di emulare la Svizzera, il paese degli orologi, ma quando entro in un locale pubblico mi piacerebbe sapere che ora è. Se non altro per misurare il mio tempo. Cerco di spiegarmi. Il tempo e questo piccolo pianeta sono le risorse più preziose che abbiamo. E quindi, al caffè o al ristorante, mi farebbe piacere alzare lo sguardo verso l’alto e invece di trovare una tv accesa, incontrare il quadrante rassicurante di un orologio. Eppoi c’è un motivo molto pratico: sto cercando di stabilire la durata approssimativa del “bocadinho”.

Eh sì, quando mi sento rispondere “Espere só um bocadinho”, io mi interrogo sul “bocadinho”, questa unità di misura del non-tempo, questa parentesi di sospensione del tempo, dove tutto si arresta e silenziosamente si innalza, fluttuando nell’aire… ecco, molto prosaicamente, in quel momento io perdo i miei riferimenti temporali.
O qualcuno mi spiega quanto dura un “bocadinho” o tirate fuori gli orologi e li appendete al muro. Lo misuro da sola il “bocadinho”.
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May the wind be always at our back. May the sun shine warm upon our face!

Buon 2021 a tutti!!!