“… se os mouros ainda por cá estivessem, ficaria muito contente, sendo horas de almoçar, se lhe apresentassem uma lista onde pudesse ler: sardinhas assadas”
Viagem a Portugal, José de Sousa Saramago
“L’oceano é splendido qui” oppure “dovresti vedere che spiaggia qui”.
Già sentite queste frasi?
Il qui si riferisce alla “bellissima, spettacolare, unica” spiaggia che ha mandato in visibilio il viaggiatore di turno. Senonché in Portogallo ci sono 943 chilometri di spiaggia “bellissima, spettacolare, unica”.
La costa portoghese continentale (isole escluse) infatti è lunga 943km ed è caratterizzata da alte falesie, spiagge di sabbia finissima ocra o bianca, estuari e lagune.
Alle spalle dell’arenile, basse dune che il costante vento atlantico modella e dove tra il poligono e i cardi marittimi sbocciano il giglio di mare, l’euforbia e la santolina di mare e si sparge il profumo di curry dell’elicriso.
Le lunghe passerelle in legno che costeggiano la spiaggia e le dune, o scendono verso le baie, sono una costante del litorale portoghese e permettono di proteggere la flora delle dune.
Qui nel Portogallo centrale, tra Peniche e Cabo Mondego, la costa alterna sabbia e falesie per circa 150 km. Così accade che se da una parte lo sguardo si perde all’orizzonte inseguendo la linea di confine tra acqua e sabbia, dall’altra le falesie disegnano insenature e piccole baie inaccessibili dove affiorano rocce di arenaria e marne. Una duplice prospettiva come quella che si gode sul promontorio di Nazaré, per esempio.
L’oceano Atlantico però è bizzoso, il tempo può mutare in fretta, una calda mattina d’estate può trasformarsi in un grigio pomeriggio nebbioso, ma una cosa non cambia: il vento costante dal quadrante ovest, debole o forte questo vento porta il profumo di salsedine misto a quello delle erbe oltre le dune, lontano dalla costa.
Quindi si può nuotare? L’ Atlantico non è il Mediterraneo. Se la temperatura dell’acqua non supera i 20° C in Algarve nei mesi estivi, nel resto del Portogallo resta sotto questa media, di conseguenza anche nei giorni di mare calmo e vento debole è difficile godersi una lunga nuotata come nel Mediterraneo.
Chiaramente le coste portoghesi sono un paradiso per surfisti e kitesurfers, tanto che le beachcam della società MEO permettono di vedere in tempo reale alcune spiagge, fornendo appunto i dati meteo per i surfisti. Si tratta di un work-in-progress, quindi non sono censite tutte le spiagge; non resta che costeggiare l’Atlantico per scoprire le spiagge spettacolari ancora prive di webcam.
Sicuramente una delle spiagge più frequentate è São Martinho do Porto, a pochi chilometri da Caldas da Rainha, con la sua baia di sabbia finissima. Mentre lì accanto, a Foz do Arelho, i kitesurfers volteggiano nella quarta dimensione mare-vento-sabbia-cielo, librandosi a pelo d’acqua su ali colorate come farfalle.
Se Nazaré resta un classico, bisogna spingersi verso nord lungo la Estrada Atlântica, la pineta sull’Oceano per raggiungere la spiaggia di Paredes da Vitória e godersi il sole con il sottofondo del Fado do Beijo di Viviane, voce solare e sorridente del Portogallo, stesi sulle comode chaise-longue in cemento sulla passeggiata a mare. Fortunatamente di cemento questa costa non ne ha visto troppo e quindi resta ancora selvaggia, perciò preziosa. Dai ristoranti à beira mar arriva il profumo del guazzetto di gamberi e vongole, o del “pica-pau de camarão” che va accompagnato da un Dom Ponciano, Vinho Verde Alvarinho.
Se invece si opta per una spiaggia ancora più selvaggia dove il vento e l’oceano ti avvolgono e al tramonto si brinda alla saudade, meglio inoltrarsi nella pineta e seguire la strada fino in fondo, fino a Vale Furado, dove la terra… improvvisamente finisce.