“O povo português é, essencialmente, cosmopolita. Nunca um verdadeiro português foi português: foi sempre tudo.” Fernando Pessoa
A come Agosto
Agosto è il mese dell’emigrante, non dell’espatriato, ma proprio dell’emigrante, infatti abbiamo notato un numero inusuale di auto straniere, in particolare con targhe francesi: ecco, spesso si tratta di cittadini portoghesi che rientrano in famiglia per le vacanze estive. Ovviamente ci sono feste e festival nei paesi per festeggiare il rientro a casa, in famiglia, degli emigranti e questi festeggiamenti sono l’occasione per rinsaldare l’attaccamento dei portoghesi alle loro tradizioni.
La settimana scorsa abbiamo incontrato Sara, Gerardo e la piccola Anabela che dopo un’esperienza in Italia ora vivono a Glasgow. Gerardo ci tiene a sottolineare che malgrado non viva in Portogallo, Anabela è portoghese al 100%, ma non ce n’era bisogno: il piatto di “caracois” che Anabela sgranocchiava prima di cena ci ha tolto ogni dubbio.
H come Há
“Há caracois”. L’avviso, accompagnato talvolta dall’immagine di una lumachina, viene esposto nelle vetrine di bar e “tascas” per indicare che per accompagnare la “cerveja”
possono servire queste lumachine, l’equivalente delle patatine nostrane. Certo, se i caracois lasciano un po’ perplessi, ci sono sempre i “tremoços”, i lupini, oppure, se proprio non è possibile farne a meno, le noccioline e le patatine.
Però sono così poco portoghesi…
C como CUIDADO! (C como Contradições)
Cuidado, sì, attenzione ai rilevatori mobili di velocità. Alla radio, al TG del mattino abbiamo sentito l’elenco delle strade e autostrade dove saranno posizionati i rilevatori, e questo con qualche giorno di anticipo: autisti siete avvisati! Tornando a casa ho visto la GNR in azione: non una, ma tre auto fermate.
C’è da dire che gli autisti sono piuttosto attenti al codice della strada.
E’ una contraddizione? Sì, lo é. I portoghesi sono CONTRADDITTORI (lo ammettono propria sponte).
Comunque, tornando alle abitudini di guida, prima della rotatoria si dispongono su 2 file: a destra chi svolta alla prima uscita, a sinistra gli altri. Passaggio pedonale? Si rallenta, ci si ferma se il pedone manifesta l’intenzione di attraversare. Posti riservati nel parcheggio del supermercato? Sì, certo, per invalidi, anziani con difficoltà motorie, donne in gravidanza o donne con bimbi, forze dell’ordine, “bombeiros”, ambulanze e taxi. Tratto della statale in prossimità di centro abitato con limite di 50 km/h? Ecco, questo è opinabile…
S come Simboli.
“Sardinhas e andorinhas”, ma qual’è il simbolo del Portogallo? Dopo il “galo de Barcelo” e gli azulejos e prima di “Zé Povinho”, questi due animaletti si avviano a diventare i veri simboli del Paese: nessun viaggiatore lascia il Portogallo senza una sardina (in lattina, paté o ceramica) o una rondine (solo in ceramica) in valigia. In realtà, le “sardinhas assadas” sono una delle prelibatezze nazionali: un piatto semplice, insaporito solo dal sale grosso a cottura ultimata, da abbinare al Vinho Verde fresco e leggermente frizzante. Forse per questo i viaggiatori si portano a casa una sardina, per ricordare il gusto unico di un piatto semplice sotto questo azzurro-cielo-del-Portogallo.
E le rondini in ceramica di Bordallo Pinheiro ricordano quelle che si fiondano giù dell’abbaino, che se non fai attenzione te le ritrovi addosso, adorabili pazze. Così, con la scusa delle ceramiche e di un’occhiata alla casa-museo Bordallo Pinheiro, magari si scopre un’altra bella città, Caldas da Rainha.
Que sua viagem seja feliz e cheio de coisas novas para contar. Boa Viagem!