A circa 140 km a nord di Lisbona e 230 km a sud di Porto la costa portoghese gira verso ovest con una curva molto stretta e per qualche centinaio di metri continua verso ponente per poi improvvisamente tornare a correre verso nord-nord-est con una curva ancora più stretta. Lungo la Estrada Atlântica, la pineta sull’Oceano
Questo tratto di costa alta, rocciosa e frastagliata tronca di netto una delle più lunghe, larghe e spettacolari spiagge d’Europa, separandola in due spiagge ben distinte, la “praia da Nazaré” a sud e la “Praia do Norte” a nord.
Cuore di questa suddivisione morfologica è Nazaré, cittadina di circa 15.000 abitanti, che si fa immediatamente notare per il suo particolare sviluppo urbano con la parte più antica, percorsa da viuzze strette ed inerpicate distesa su una specie di collina-pianoro che, come un cuneo, si incastra nell’oceano, sovrastandolo e dominandolo con il caratteristico “farol de Nazaré”, il faro, e la parte moderna, edificata con logica geometrica, con un reticolo di strade parallele e perpendicolari, a ridosso della spiaggia sud, ossia la “praia da Nazaré”.
Le due parti, la nuova (praticamente a livello del mare) e l’antica (in cima alla collina che esce bruscamente dall’oceano) si trovano perciò a due livelli d’altitudine ben diversi e sono collegate, oltre che da una strada ripida e tortuosa, da un ascensore a cremagliera, che inerpicandosi con notevole pendenza, offre una suggestiva passeggiata “aerea” tra la spiaggia e il cielo.
Gli effetti panoramici più spettacolari si godono dal faro, dalla piazza del “Santuario da nossa Senhora de Nazaré” alcune decine di metri alle sue spalle e dall’adiacente “miradouro do Suberco”, insomma proprio dal cuore del centro storico. Qui, dai tetti delle case, dal campanile e dai cornicioni decollano, per poi tuffarsi in picchiata nell’oceano, decine e decine di gabbiani costantemente vigili ed affamati.
Nazaré, in passato semplice villaggio di pescatori, è oggi celeberrima, tra i surfisti. I fortissimi venti che flagellano le spiagge cittadine sollevano talvolta delle onde “giganti” che costituiscono il sogno di ogni surfista. La potenza e le dimensioni di queste onde sono terrificanti, ma non sembrano proprio intimorire i migliori tra i cultori di questo sport. A quanto pare l’ultimo record è stato battuto il 17 gennaio 2018 dal portoghese Hugo Vau che avrebbe “surfato” la “big mama”, un’onda di 35 metri (!!!), probabilmente la più grande che un uomo abbia mai cavalcato. Non c’è fotografia o filmato che possa rendere propriamente lo spettacolo mozzafiato dell’arrivo di un’onda gigante.
Per noi, però, è anche importante ricordare che niente può rendere il piacere del gusto di un gelato preparato e servito da una certa gelateria della Nazarè “nuova”.
Provare per credere! Non è difficile da trovare: basta passeggiare un po’ sul marciapiede opposto a quello che corre lungo la “praia da Nazaré” per imbattersi nella gelateria, all’angolo con una trasversale. Questo è uno sport davvero per tutti, molto gratificante e senza pericoli. Certamente più adatto del “surfare” le onde giganti.