1. Climi portoghesi. Climaticamente nord, centro e sud sono diversi come in Italia. Per verificare temperature e previsioni uno dei siti portoghesi più attendibili è quello dell’ Instituto Português do Mar e da Atmosfera.
Poi c’è la saggezza popolare, e per gli abitanti della regione del centro esiste una linea di confine climatica per l’inverno: la cittadina di Panela. A sud è un po’ più caldo ma altrettanto umido, a nord il contrario, mentre il nord-est del Paese è decisamente freddo.
Certo è che il cambiamento climatico si avverte anche qui. Le estati sono aride e il suolo è riarso, la penuria d’acqua e il vento impetuoso contribuiscono a far deflagrare incendi devastanti che si protraggono a volte per giorni, distruggendo tutto ciò che sfugge al controllo umano. Non si tratta di incendi dovuti ad autocombustione, infatti, la famosa “autocombustione” si presenta nell’1% o 2 % dei casi. Questa emergenza continua è il risultato di distrazione da parte di chi brucia sterpaglie senza nessun accorgimento e, peggio ancora, di chi agisce con puro intento criminale. E sono tanti.
Gli inverni sono sempre più piovosi e umidi. Un umidità che scende la sera e spesso non da tregua neppure nelle ore diurne. I prati rinverdiscono a novembre per tornare gialli e secchi in giugno. Il vento invece è ubiquo, e, tranne per i centri urbani, l’aria resta pulita.
2. Oltre il “pastel de nata”. Il pasticcino portoghese a base di pasta sfoglia e uova più famoso del Portogallo è ottimo con una spolverata di cannella. E’ noto anche come “pastel de Belém”, infatti la ricetta originale é gelosamente custodita dalla Fábrica dos Pastéis de Belém, che, se la fila di clienti in attesa non è un problema, sarebbe il luogo più adatto per gustare i “pasteis”. I portoghesi hanno una vera passione per i loro dolci tipici che consumano talvolta in porzioni pantagrueliche in pasticceria. Non stupisce che purtroppo il diabete sia un’epidemia anche qui.
3. Con 40 Euro si pranza in due. Sì e no, per il menù turistico veloce sicuramente sì, per una cena di tre portate a base di pesce fresco con un vino adeguato certamente no. Il costo della vita è allineato ai livelli di altri paesi europei, e ormai chi si illude di vivere con meno di 2 buoni stipendi o pensioni è costretto a ricredersi . Per quanto riguarda il prezzo dei carburanti, si possono comparare online ogni giorno i distributori più convenienti su Maisgasolina anche se in genere i distributori annessi ai supermercati sono meno costosi. In genere, i beni inessenziali non sono economici. Curiosità: sempre più spesso i consumatori vanno orgogliosi di acquistare portoghese e il Made in Portugal sta andando alla grande.
4. Il fumo è lungi dall’essere abolito, purtroppo. Secondo i dati dell’Ine, l’omologo dell’Istat, il fumo resta la prima causa di morte tra gli uomini in Portogallo. Ovviamente nei pubblici esercizi è vietato, però il consumo di tabacco resta alto.
5. Vita grama per chi viaggia con i cani. Sebbene da giugno 2017 i dettaglianti siano liberi di decidere se ammettere o no i cani nei loro esercizi, in pratica è molto difficile entrare con cani al seguito nei negozi, bar o ristoranti o negli hotel. I portoghesi però amano gli animali da compagnia, “os animais de estimação” e sicuramente le cose cambieranno presto.
6. Lontano da Lisbona e Porto, e dall’Algarve (in estate) il traffico resta minimo, e viaggiare sulle autostrade portoghesi non è stressante come in altre parti d’Europa, ma resta piuttosto caro. Curiosamente però, il numero di incidenti mortali sulle strade resta in proporzione molto alto. Perché? Perché i portoghesi amano spingere sull’acceleratore. Non si capisce verso dove corrano visto che poi te li ritrovi al bar, però giovani e meno giovani, uomini e donne al volante… spesso volano.
– Ci fermiamo qui?
– Sì, per oggi ci fermiamo qui.
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